QUANDO I BAMBINI TARDANO A PARLARE: COSA FARE

Difficoltà di linguaggio Logopedia Milano

COSA FARE SE A TRE ANNI TUO FIGLIO ANCORA NON PARLA

Quando i bambini tardano a parlare
I disturbi del linguaggio, soprattutto nei bambini, possono andare da un difetto di pronuncia a un ritardo nell'apprendimento della lingua e, generalmente, i primi sintomi sono avvertibili abbastanza presto. 
Il bambino ha difficoltà a pronunciare le parole, utilizza un vocabolario eccessivamente povero e non compone le frasi in maniera razionale.

Nella maggior parte dei casi tali disturbi vengono corretti grazie a un logopedista ortofonista ma anche grazie all'amore e all'incoraggiamento dei genitori. Tra i più
comuni vi sono la balbuzie, la dislessia e i cosiddetti disturbi specifici del linguaggio, vediamo insieme come si possono correggere.
Molti disturbi del linguaggio nei bambini si manifestano intorno ai tre anni ma, in tanti casi, le difficoltà vengono riassorbite fino a scomparire tra i cinque e i sei anni. Le reazioni di un genitore possono essere diverse, anche perché non è sempre chiaro se il bambino è semplicemente distratto e svogliato o se invece si trova in una situazione di difficoltà.

Secondo alcuni esperti deve essere la gravità del disturbo il principale fattore che induca i genitori a rivolgersi a uno specialista o invece a aspettare che il piccolo da solo trovi gli strumenti per superare un momento di difficoltà passeggero Nel caso il medico di cui si ha fiducia non reputasse necessaria la visita specialistica, i genitori possono attuare una serie di strategie educative per stimolare l'apprendimento linguistico: non parlare al bambino troppo in fretta, insegnargli alcune parole nuove, raccontargli delle storie avendo cura di non rimproverarlo quando si mostra maldestro.

Tra i tre e i cinque anni può comparire il disturbo della balbuzie, legato al fatto che il bambino pensa più velocemente di quanto non parli, per cui accade che non trovi abbastanza in fretta le parole adatte all'idea che vuole esprimere. In molti casi i bambini smettono di balbettare da soli; se il disturbo persiste può essere legato a problemi emotivi e affettivi, ma è bene tenere presente che si tratta di un disturbo che può essere ereditario. In casi cronici è bene consultare uno psicologo e un logopedista.
La dislessia compare un po' più tardi, vale a dire nel momento in cui si impara a leggere. Il disturbo si manifesta attraverso una confusione dei suoni P e B e di lettere che graficamente si somigliano come M e N. Anche in questo caso, la rieducazione attraverso un logopedista, d'intesa con insegnanti preparati, visto che il bambino è in età scolare, è fondamentale.
Su tutto, è fondamentale che gli affetti, la famiglia, mostri un ottimo grado di pazienza.
 Correggere i disturbi del linguaggio può richiedere tempi diversi, il bambino può sentirsi impaziente e stanco: i genitori devono continuare a parlargli, ad aiutarlo con piccoli esercizi, a dimostrare il loro affetto e la comprensione degli sforzi che sta sostenendo.

Centro Psicologico e Logopedico Accreditato Amamente 

Psicologa per L'Infanzia e l'adolescenza
          Centro di Logopedia Accreditato Dsa Milano





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