CORREZIONE DIFETTI DI PRONUNCIA.
Le imperfezioni fonetiche sono difetti che possono essere corretti tramite la logopedia e che vengono denominati in maniera diversa, a seconda
del tipo di alterazione che la pronuncia subisce.
Cappacismo, dalla lettera greca κ, è un difetto raro che si riscontra nel bambino nei primi anni di vita. Al posto della c si pronuncia la t: per es., 'casa' diventa 'tasa'. Scompare a poco a poco spontaneamente.
Gammacismo, dalla lettera greca γ, è un difetto che si osserva, in genere, fino al quarto o al quinto anno di età. Al posto della g il bambino pronuncia la d: 'garofano' diventa 'darofano'. Scompare da solo.
Lambdacismo, dalla lettera greca λ, consiste nella omissione o pronuncia parziale alterata della lettera l. Per es., 'mela' diventa 'mea' o 'meia'.
Rotacismo, dalla lettera greca ρ, è la mancata o alterata pronuncia della lettera r, la cosiddetta 'r alla francese'. È un suono mouillé e viene denominato anche 'r nobile'. Con questo eufemismo le madri della nobiltà torinese gratificavano le figlie, che dal padre ufficiale francese avevano ereditato tale imperfezione. Questo leggero difetto, di cui molti che ne sono colpiti si preoccupano eccessivamente, si può eliminare totalmente mediante esercizi di impostazione del dorso della lingua contro il palato e il velopendulo.
Sigmacismo, dalla lettera greca σ-ς, è l'errata o mancata pronuncia del fonema sa, oppure la sostituzione con il suono cia, o con il th inglese; per es: anziché 'Satana', si pronuncia 'Ciatana' o 'Thatana'. Si elimina stringendo con forza i denti tra loro.
Tetacismo, infine, dalla lettera greca θ, è un difetto molto raro, il quale consiste nella mancata oppure nell'alterata (nel senso di più marcata) pronuncia del fonema ta. Per es., 'fata' è pronunciato 'faa'. A queste alterazioni della pronuncia devono essere inoltre aggiunti anche alcuni disturbi della comunicazione, come la dislessia (v.), la tachilalia, il tumultus sermonis e il farfugliamento, che compromettono l'atto locutorio. Il termine tachilalia, composto di ταχύς, "veloce", e λαλέω, "parlo", sta a indicare un difetto che consiste nel parlare troppo velocemente e quindi in maniera poco comprensibile per l'interlocutore. Essa presenta poca differenza rispetto ad altri difetti, come il tumultus sermonis e il farfugliamento.
Centro Disturbi del linguaggio Milano
Logopedista pediatrica Milano
Dott.ssa Anna La Guzza Cell.3311842704
BIBLIOGRAFIA a. de filippis cippone, Manuale di logopedia, Milano, Masson, 19892.m. de santis, a. ricotti, Voce e linguaggio. Compendio di foniatria e logopedia, Padova, Piccin-Nuova libraria, 1986.o. schindler, Nuovi strumenti e metodiche nella valutazione e nel trattamento dei disturbi della comunicazione, Torino, Omega, 1978.l. zerneri, Manuale di foniatria e compendio di logopedia, Torino, Omega, 1989.